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Cartoni e giocattoli per bambine (che di nascosto piacevano ai bambini)

Cartoon in rosa tanto amati dal pubblico maschile... Tabù?

Assurdità
Nostalgia
Sensualità
Viralità
Voto in Pagella

4

Dite la verità, non nascondetevi.

Vi hanno appassionato ed emozionato quanto He-Man, l’Uomo Tigre e Transformers e vi piacevano molto di più di Danny il diavoletto biondo o di Denver, avreste voluto comperare persino i giocattoli e più di una volta, con la scusa di tenerle compagnia, avete detto a vostra sorella : “possiamo giocarci insieme?”.

Erano i famosi cartoni animati e giocattoli progettati per le femminucce, ma talmente ben realizzati che piacevano anche a noi maschietti dato il loro design pop e colorato e la grande quantità di elementi action, fantasy, avventurosi e in alcuni casi pseudo-horror che contenevano le loro storie.

Ispiratami dallo strano e visionario sogno della scorsa notte (dove partecipavo come concorrente ad una sorta di miss Italia nel mondo!?!) che mi ha ricordato il dialogo con la mia fortissima parte femminile, eccovi allora una carrellata di questi personaggi che oggi non vi vergognate di dire che vi piacevano visto che vi siete resi conto che li ricordate molto meglio delle vostre amiche e delle vostre fidanzate.

 

Iridella

iridella-poveracciEra una linea di bambole da cui fu tratto un cartone composto da 13 episodi che ebbe un certo successo anche se per un periodo limitato di tempo.

Protagonista era la simpatica Iridella che con l’aiuto delle sue coloratissime amiche (una per ogni colore dell’arcobaleno), dei folletti ad esse associati e del suo cavallo bianco (davvero bellissimo il design).

Doveva difendere il mondo dei colori dai tristi e grigi Murky Cupo (una specie di incrocio tra Mario Bross e Gattuso) e Lurcky Guffo.

Le bambole erano di forte attrattiva perché coloratissime, ma davvero bellissimi erano i folletti (sia i piccoli che uscivano insieme alle bambole, che i grandi venduti singolarmente) e Lurcky Guffo: morbidissimi, pelosissimi e dai colori sgargianti.

Ovviamente come tutti i prodotti Mattel la linea di bambole fu seguita da numerosi gadget come timbrini, gommine, ecc.

 

She-Ra, la Principessa del Potere

she-ra-poveracciMolti si ricordano di lei sia per la sensualità delle protagoniste che per il revival legato alle nuove action figure dei Masters degli ultimi anni.

Era bionda, bella, atletica, sexy come le sue amiche e le sue nemiche, venne ideata dalla Mattel come corrispettivo al femminile della serie Masters of the universe, ma alcuni fattori come la scelta del nemico in Hordack e l’ambientazione praticamente identica a quella delle avventure di He-Man la resero attraente anche ai bambini, tanto che oggi è più popolare tra i quarantenni che tra le quarantenni, le quali preferiscono ricordare Barbie, Mila e Shiro o Poochie.

L’Incantevole Creamy

creamy-poveracciA differenza di cartoni simili come Sandy dai mille colori o Magica Emy, la storia della dolce Yu che grazie al suo medaglione magico si trasformava nella pop-star Creamy ha appassionato tantissimi bambini oltre che tantissime bambine.

A decretarne il successo fu sicuramente la trama che univa momenti emozionanti, drammatici e commoventi che in alcuni episodi facevano l’occhiolino all’horror a momenti comici, divertenti e spiritosi dovuti soprattutto ai gattini Posi e Nega e la geniale distribuzione italiana che trasmise il cartone in prima serata e lo abbellì di una azzeccatissima sigla cantata da Cristina D’Avena.

L’ultimo episodio lasciò in molti bambini una gioia mista a tristezza che raramente si era vista in un cartone del genere (unica eccezione forse il bellissimo Allegro non troppo di Bozzetto).

 

Jem e Le Holograms

jem-poveracciCome per molti prodotti dell’epoca il cartone si ispirava ad una serie di bambole della Hasbro, che vedeva come protagoniste un gruppo di ragazze pop star chiamate Holograms in contrapposizione alle cattivissime rivali Misfits.

La cosa bella era che in ognuna di queste bambole era inclusa una audiocassetta con i brani da queste cantate.

Esperimenti di cartoni o giocattoli legati a gruppi musicali al femminile sono stati più volte tentati con successo (basti pensare alla bella, fortunatissima e psichedelica serie di Josie and the Pussycats o a Barbie rock star con cassetta inclusa) ma l’atmosfera da action movie stile Miami Vice e i continui videoclip presenti all’interno dei singoli episodi rendeva il cartone di Jem accattivante e interessante per ambo i sessi.

Come già accaduto per le colleghe Josie and the Pussycats anche Jem e le Holograms avranno una versione in carne ed ossa nel film a loro dedicato di prossima uscita.

 

Mio mini Pony

I giocattoli composti da cavallucci dalle folte chiome ideali per essere pettinati furono sicuramente di esclusiva femminile ma la serie, piena di atmosfere fantasy anni ’80, fu amata anche dal pubblico maschile e a testimonianza di ciò ci sono i cartoni della nuova serie molto amati tra i ragazzi.

 

Sailor Moon

sailor-moon-poveracciLa combattente che veste alla marinara e le guerriere sailor non hanno certo bisogno di presentazioni.

Belle e sensuali quanto toste e combattive le belle guerriere protagoniste di cartoni e fumetti si sono conquistate una popolarità mondiale che spazia dal pubblico delle bambine fino a quello degli appassionati di fumetti e anime grazie alle atmosfere dark e da film horror sdrammatizzate e alleggerite dalle classiche situazioni shojo e collegiali e alle citazioni di cult del cinema di fantascienza come Terminator 2 e i morti viventi di Romero.
Come ebbe a definirlo un mio amico sembra un “Devilman per femminucce”.

In questa categoria molti vorrebbero inserire anche Candy Candy, Heidi, Il tulipano nero, Occhi di gatto, Lady Oscar, Bia la sfida della magia e E’ quasi magia Johnny”. Ma io sono contrario in quanto Candy e Heidi sono talmente cult da andare oltre tutte le categorie, mentre tutti gli altri sono in realtà cartoni che hanno le caratteristiche tipiche delle serie d’azione e d’avventura,per cui sono facilmente apprezzabili da tutti (sarebbe come inserire Electra Assassin o Black Window tra i personaggi rivolti ad un pubblico femminile).

Johnny, poi, è un cartone legato più ad un pubblico delle “medie” e che quindi tratta temi che interessano tantissimo i ragazzi di quell’età di ambo i sessi come l’amore e l’amicizia.

Preferisco perciò rimanere sul sicuro e citare solo quelli sopracitati anche perché so già che ora che siete liberi da pregiudizi, opinioni altrui e vergogna andrete sicuramente a ricercali per rivederveli e goderveli appieno.

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